Descrizione
La Soppressata Rossa Piccante. Preparata con carni provenienti da allevamenti locali e prodotta con le parti più pregiate dei suini: la coscia e il filetto, senza aggiunta di grassi. Solo sale e grani di pepe nero. Per l’insaccatura utilizziamo solo budella naturali e legata avviene rigorosamente a mano. A seguire, una energica pressatura le conferisce la classica forma schiacciata. Termina il processo di produzione una stagionature lenta e curata e la conservazione in olio, dove continua a “curarsi”. Il risultato è un salame magro e compatto da gustare a fette sottili per riscoprire al meglio colori, profumi e sapori dimenticati o sconosciuti.
I primi documenti scritti sulla sua produzione risalgono agli inizi del settecento. Alcuni studi, però, hanno ipotizzato che la lavorazione dei suini in Calabria avvenisse già molto tempo prima, durante il periodo Magno-Greco.
Di conseguenza, considerando la diffusione, in tutto il sud Italia del rito della lavorazione del maiale, possiamo affermare che la Soppressata Rossa Piccante è una tradizione lunga secoli.
La Soppressata Rossa Piccante, quindi, custodisce al suo interno tutta la conoscenza e l’esperienza di una preparazione domestica storica e legata fortemente al territorio. Territorio, le cui caratteristiche risultano fondamentali anche durante la fase di stagionatura. Grazie al microclima ideale di Longobucco, siamo infatti in grado di assicurare la temperatura e l’umidità giuste per una stagionatura quasi completamente naturale della Soppressata Rossa Piccante. Nonostante processi di produzione innovativi, dunque, i nostri prodotti, contengono la presenza fondamentale del “genius loci” (genio e maestria locale) che ne esalta ogni caratteristica.
Attualmente, la nostra Soppressata Rossa Piccante, è ben presente sulle tavole locali, e la sua produzione si rinnova ogni anno, particolarmente nel periodo che va da Dicembre a Febbraio. Protagonista indiscussa di aperitivi e cene sfiziose a base di prodotti tipici. Per preparazioni gastronomiche tradizionali come la “pitta picata”.
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