Descrizione
Capocollo tradizionale Longobucchese Romano. Poiché proviene da suini molto pesanti, sarà ben difficile trovarne un pezzo al di sotto di 1,6 Kg. La carne è matura, il profumo intenso e il sapore delicato. Il colore più scuro di alcuni pezzi indica la provenienza da allevamenti che operano con metodo biologico e/o all’aperto. Ogni lotto presenta una stagionatura diversa per assicurare un meticoloso controllo uno ad uno e un confezionamento garantito a maturazione avvenuta. Maturazione, che non scende mai sotto i tre mesi e mezzo, e che per i pezzi più grandi può arrivare anche a cinque. Normalmente vengono preparati nella rete elastica, ma anche steccati con le canne e legati con lo spago elastico. Ad arricchire il tutto, una miscela di spezie uniche, come il pepe nero e il peperoncino bio calabrese dolce.
Le prime testimonianze scritte della sua produzione risalgono agli inizi del settecento. Alcuni studi, però, hanno ipotizzato che la lavorazione dei suini in Calabria avvenisse già durante il periodo Magno-Greco. Di conseguenza, considerando la diffusione, in tutto il sud Italia del rito della lavorazione del maiale, possiamo affermare che il capocollo tradizionale longobucchese Romano è una tradizione millenaria. L’avvento della plastica, in epoca relativamente recente, dunque, ha sostituito, nella lavorazione domestica, la legatura con le canne naturali, introducendo l’utilizzo di un imbuto tubolare utile a formare e a facilitare l’insaccatura e la legatura. Attualmente, il capocollo tradizionale longobucchese Romano, custodisce al suo interno tutta la maestria e l’esperienza di una preparazione domestica lunga secoli e legata al territorio. Nonostante processi di produzione innovativi e macchine all’avanguardia, dunque, i nostri prodotti, tra i quali il Capocollo, contengono come valore aggiunto, la presenza del “genius loci” che ne esalta ogni caratteristica.
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